La cuffia dei rotatori è l’insieme dei tendini (sovraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare) che rivestono la testa dell’omero e permettono alla spalla di muoversi. La lesione di uno o più di questi tendini crea uno squilibrio nella spalla che si manifesta con uno o più di questi sintomi: dolore (spesso notturno con disturbo del sonno), limitazione del movimento e deficit di forza.

La lesione può essere causata da un trauma ad alta energia (ad esempio, una caduta sulla spalla), ma anche da un trauma minore (a volte neanche notato dal paziente) nel caso di un tendine già deteriorato. Il tendine si deteriora con il passare degli anni e in seguito a sovraccarichi come negli atleti e nei lavoratori manuali.

La riparazione dei tendini è finalizzata al recupero della forza e del movimento e alla scomparsa del dolore; si esegue in artroscopia (piccoli fori cutanei da cui si introducono la telecamera e gli strumenti di lavoro) e, in mani esperte, 30/45 minuti in base alla complessità della lesione e a gesti chirurgici associati per ottimizzare il risultato.

Dall’immediato postoperatorio è possibile muovere il gomito, il polso e la mano; la spalla resta a riposo con un tutore (anche la notte) per circa 3 settimane. Superato questo periodo, il paziente inizia la fisioterapia che dura da 20 giorni a 2 mesi. È consigliabile evitare sforzi e sport da contatto per i primi 3 mesi.

Purtroppo non sempre è possibile riparare i tendini della cuffia dei rotatori. I limiti alla riparazione sono determinati dalla qualità e quantità residua del tendine da riparare e dal tempo intercorso dal momento in cui si crea la lesione e la riparazione. È per questo importantissimo fare una diagnosi precoce (visita ortopedica e risonanza magnetica) e una riparazione in tempi brevi.

Quando i tendini non sono più riparabili è comunque possibile aiutare il paziente utilizzando altre tecniche che prevedono ad esempio l’impianto di membrane sostitutive o il trapianto di muscoli e tendini del paziente stesso. Queste procedure possono essere eseguite completamente in artroscopia o con l’aiuto di una incisione cutanea nella zona di prelievo del tendine (poi fissato nella spalla artroscopicamente).

Nei casi in cui la lesione non riparabile del tendine è associata ad artrosi della spalla l’unico trattamento possibile è la protesi. Esiste una protesi specifica per queste situazioni che si chiama INVERSA e che permette alla spalla di funzionare anche senza i tendini della cuffia dei rotatori.