Mangiare bene è importante a qualsiasi età. È importante che nei primi anni di vita i bambini prendano sane abitudini alimentari. I primi passi compiuti a tavola contribuiscono a prevenire l’insorgenza di malattie nell’età adulta. Le cattive abitudini possono predisporre a malattie come diabete, ipertensione, obesità e alcuni tumori, da cui una sana alimentazione ci protegge. Le regole di buona educazione alimentare dovrebbero essere seguite da tutti: paradossalmente, nei Paesi industrializzati una buona fetta di popolazione registra un apporto insufficiente di alcuni micro-nutrienti indispensabili, poiché ha la tendenza a “mangiare troppo e male”.
Le esigenze dell’organismo devono essere sempre soddisfatte: di conseguenza gli alimenti dovrebbero essere assunti con la consapevolezza del loro valore nutrizionale e del relativo apporto di sostanze nutritive e funzionali, allo scopo di trarre vantaggio dalle loro proprietà intrinseche. “Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”( Ippocrate, Grecia 450 a.c.).
Seguire il percorso di educazione alimentare, proposto da un nutrizionista, significa sapersi orientare in campo alimentare, conoscere come utilizzare gli alimenti per migliorare la propria salute, sentirsi bene, migliorare il proprio aspetto, controllare il peso. Iniziare una dieta è tutto sommato semplice, il problema è portarla a termine con successo. Il desiderio di raggiungere velocemente gli obiettivi prefissati, senza essersi costruiti prima una sana cultura alimentare, vanifica spesso gli sforzi di chi decide di perdere qualche chilo.
Dimagrire bene ed in salute non è semplice, soprattutto per quelle persone che da anni abbinano ad uno stile di vita sedentario o semisedentario un’alimentazione scorretta. Per tutti questi soggetti alle prese con diete dell’ultimo minuto, creme ed integratori vari, le speranze di sconfiggere il grasso superfluo con la sola dieta alimentare sono estremamente basse. Tralasciando il ricorso alla chirurgia estetica, l’unica soluzione efficace è quella di associare ad una alimentazione equilibrata seguita da un esperto nutrizionista e un regolare programma di attività fisica. Solo in questo modo sarà possibile accelerare il metabolismo corporeo trasformando l’organismo in una vera e propria macchina brucia grassi.
Il nutrizionista ha in questo percorso il ruolo di guida e di valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo sia in condizioni fisiologiche, sia patologiche. Secondo il decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 362/93 – attribuisce ai biologi nutrizionisti la “determinazione della dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisio-patologiche… la determinazione delle diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, ecc., in relazione alla lorocomposizione ed alle caratteristiche dei soggetti (età, sesso, tipo di attività) … la determinazione di dietespeciali perparticolari condizioni patologiche in ospedali, nosocomi…”.
Il nutrizionista, quindi, è una figura professionale che attraverso un percorso di rieducazione alimentare volto a modificare stili di vita scorretti, è in grado di aiutare il paziente a gestire la propria alimentazionein modo sereno e senza ansie, con l’obbiettivo di assicurarne il benessere psico-fisico.
Capire il modo in cui distribuire i principi nutritivi, ovvero carboidrati, lipidi e proteine è necessario per dare al nostro organismo il giusto fabbisogno energetico. Il fabbisogno energetico è individuale in base all’attività svolta durante la giornata di ciascun individuo.
Ovviamente la distribuzione del fabbisogno energetico varia in base ai pasti di ogni giornata (colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio e cena) e dipende da due processi fisiologici: il metabolismo basale e il metabolismo totale. Il metabolismo basale altro non è che il processo che serve al corpo per espletare tutte le attività a riposo come respirazione, circolazione, digestione attività del sistema nervoso; quello totale invece è la somma di quello basale più il surplus energetico legato all’attività dell’organismo durante la giornata.
Ovviamente l’alimentazione non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica, anche nel rispetto dell’ambiente. Il nutrizionista aiuta in questo senso i pazienti ad acquisire un maggiore controllo della propria salute, preservandola e addirittura migliorandola.
Un punto fermo verso un’alimentazione sana è la piramide alimentare che si avvicina molto alla dieta mediterranea, che dal 2010 è patrimonio immateriale dell’UNESCO, che pare proprio abbia effetti benefici non solo su fisico, ma anche sulla salute mentale di chi la segue.
Dunque detto ciò, un nutrizionista nel 2020 mira verso i suoi pazienti non più ad un “semplice” dimagrimento, che comunque diventa una mera conseguenza di una corretta alimentazione, ma ad uno stato di salute e di benessere psico-fisico raggiunto con un’ottimale peso benessere.